Per lei non ci saranno manifesti funebri né celebrazioni, eppure la morte di Nina, sopraggiunta questa mattina, lascia un segno in città. Chi era abituata a vederla ogni giorno circolare per il centro storico, sarà rattristato dal vuoto lasciato da questa “cittadina” a quattro zampe. Senza voler esagerare, Nina, una cagnetta di 18 anni, non di razza e neanche particolarmente bella, è stata la dimostrazione di quel legame speciale che si può stabilire tra uomini e animali, anche al di là del senso di “possesso” che generalmente caratterizza queste relazioni.
Nina non era un cane di famiglia, ma un cane di città. E proprio le tante dimostrazioni di affetto che ha ricevuto fin da quando è sparita perché ammalata, da persone che neanche si conoscevano, riunite attorno alla preoccupazione per le sue condizioni, restituiscono un senso di comunità.
Adesso Nina non c’è più, ma sono tanti i cani liberi di questa città. Non sono “signori del centro storico” come lei, ma hanno altrettanto da offrire e altrettanti bisogni. La storia di Nina, dolce come poche, insegna forse a guardarsi intorno.
Da quando l’annuncio della sua morte - avvenuta a casa della ragazza che l’aveva avuta in affidamento - è stato pubblicato su Facebook, decine di commenti la ricordano. Così Floriana Catanzaro sulla bacheca di “Lecce - canili privati: il Lovely In memoria di Happy e Hombre”:
"Abbiamo saputo che stamattina sei volata sul ponte…
Non eri mai migliorata, ma il tuo cuore era forte e ti ha tenuta in vita ancora per alcuni giorni.
Cara Nina il tuo ricordo sarà sempre con noi, ti abbiamo voluto bene, in tanti te ne hanno voluto, la nostra consolazione è di averti vista ieri al caldo su un bel cuscinone insieme alle persone che ti hanno accompagnata fino alla fine.
Rimarrai per sempre nei nostri cuori, non riusciremo mai a passare dalla tua strada senza pensare a te”.
mp