Bella comodità, soprattutto per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, poter usufruire della mensa scolastica. Peccato, però, che i cibi che si trovano a mensa solo raramente siano conformi a quanto previsto dalla legge e quindi finiscano per danneggiare la salute dei ragazzini proprio nell’età dello sviluppo, quella in cui mangiare sano è molto importante.
I dati raccolti dal Siav della Asl di Lecce dal 2010 ad oggi sono sconfortanti. Dai sopralluoghi effettuati nelle mense scolastiche dell’intera provincia, è risultato che solo il 5% delle carni rosse era conforme a quanto previsto dalle tabelle dietetiche predisposte dallo stesso Siav sulla base delle linee guida della Regione Puglia e dall'Istituto Nazionale della Nutrizione e fatte proprie dai vari Comuni nei rispettivi capitolati d’appalto. Va meglio, ma poco, su altre tipologie di alimenti: sulle carni bianche, solo il 45 % era conforme, sui prodotti ittici la percentuale di conformità scende al 18%. Per i formaggi, solo il 41 % era conforme, mentre sui prodotti biologici i controlli hanno verificato che solo il 50% era conforme. Meglio le uova, conformi nella quasi totalità dei casi (95%). Dal 2010 ad oggi, quasi tutti i gestori del servizio di refezione scolastica delle scuole controllate furono segnalati alla Procura della Repubblica per di frode in pubbliche forniture. L’anno scorso, ancora controlli e ancora la situazione delle mense è risultata ben lontana dal raggiungere la sufficienza.
Oggi la Asl scende in campo: ai sindaci di tutti i Comuni della provincia sono state inviate le tabelle dietetiche, con caratteristiche merceologiche degli alimenti uniformi su tutto il territorio provinciale in linea con le norme legislative vigenti, tenendo presente i valori nutrizionali che devono essere garantiti per le varie fasce di età e dai quali la Asl non può prescindere. I controlli nelle mense per garantire la sicurezza alimentare e la salute dei ragazzi, però, continueranno.